Brian May continua a soffrire per i postumi del Covid a due settimane dalla positività: il chitarrista dei Queen lancia un appello ai fan.
Continua il momento non positivo per Brian May, almeno dal punto di vista della salute. Risultato positivo al Covid ormai due settimane fa, il chitarrista dei Queen, nonostante il passare dei giorni, continua a sentire gli effetti del virus e i sintomi continuano a dargli molto fastidio. Lo ha raccontato ancora una volta il cantautore britannico nel suo consueto report su Instagram. Nell’occasione, May ha voluto lanciare un chiaro appello ai suoi fan per invitarli a non abbassare la guardia e a non sottovalutare la malattia.
Brian May dei Queen: ancora sintomi del Covid
A distanza di un paio di settimane dal momento del contagio, Brian May, 74 anni, continua a soffrire per il Covid. O meglio per alcuni sintomi. Dopo 16 giorni l’artista ha preso coscienza che potrebbe trattarsi della variante Omicron dei virus, perché altrimenti avrebbe dovuto superarla con il vaccino. Invece, le cose non stanno così: “Sono ancora congestionato da una leggera tosse e dormo ancora troppo. Ma risulto negativo ai test ormai da qualche giorno. Mi sento abbastanza bene, tranne che per la stanchezza. Ma ciò potrebbe essere ini parte dovuto al fatto che la maggior parte dei giornic ontinuo a fare i miei esercizi di cardio sulla bici“.
L’appello di Brian May ai fan
Il chitarrista dei Queen ha quindi sottolineato come nella gran parte dei casi sembra che alla variante Omicron si riesca a sopravvivere senza troppi problemi. Ma questo non vuol dire che si possa abbassare la guardia, anzi. Bisogna rimanere costantemente attenti. Anche perché i vaccini non proteggono del tutto, come asserito dall’artista: “Anche se il boost dimostra di essere una piccola difesa contro Omicron, le varianti precedenti sono ancora in giro, contro le quali i vaccini sono una comprovata e buona difesa. Le varianti precedenti sono ancora mortali. Quindi non abbassate la guardia“.
Di seguito il video con l’ultimo aggiornamento di Brian May: